C’è chi ne fa un vanto, chi il suo punto di forza, chi decide che dei giudizi degli altri non gliene importa e, con fierezza, mostra le proprie orecchie come chiunque altro, senza vergognarsi perchè le sue sporgono, “a sventola” come vengono comunemente e, con connotazione negativa, definite. Perchè, in fondo, le orecchie a sventola sono solo una variante genetica, che provoca nel bambino ancora nel grembo materno. Il blocco della formazione della cartilagine cosicchè la parte superiore delle orecchie non si avvicina abbastanza al cranio e risulta staccata e, per i canoni di bellezza ai quali siamo sottoposti noi, antiestetica. Come per qualsiasi altro preconcetto derivante dall’aspetto fisico e dall’essere diverso, anche quello rivolto alle orecchie a sventola è terribile e andrebbe combattuto, per riuscire ad eliminarlo – assieme a tutti gli altri preconcetti. Nella realtà, si vedono invece molte persone che preferiscono conformarsi. Ma non bisogna criticare chi fa queste scelte, chi decide di liberarsi di un difetto piuttosto che imparare a conviverci. Bisogna invece realizzare che chi è, anche poco, diverso è spesso vittima di bullismo, soggetto a mortificazioni per il proprio aspetto e costretto a vivere vergognandosi di quello che è. Ci sono persone che diventano adulte crescendo nella sofferenza. E allora è giusto o sbagliato dare a queste persone la possibilità di sentirsi liberi? Esenti dall’infame giudizio dei più?

Liberarsi dalle orecchie a sventola è facile, veloce e sicuro grazie alla chirurgia plastica; tanto sicuro e semplice che anche i bambini (dai sette anni in su) possono sottoporsi all’intervento di otoplastica (quello che, per l’appunto, corregge le orecchie sporgenti). In poco più di mezz’ora, con l’anestesia locale, l’operazione è conclusa e, rispetto ad altri interventi quali il lifting, la rinoplastica o l’aumento del seno che hanno tempi di guarigione piuttosto lunghi, l’otoplastica è conclusa in tutto e per tutto in poco più di un mese. Gli unici consigli affinchè la guarigione avvenga correttamente sono di evitare il sole e gli sport di contatto, e non portare gli occhiali per quache mese dopo l’operazione.

Allora, se foste voi quelli ad essere differenti, ad avere le orecchie a sventola, ad avere questo “difetto”, ci pensereste su due volte a decidere di eliminarlo? O correreste da un chirurgo senza perderci su più di mezzo minuto?